Prurito vaginale: le cause più frequenti

Prurito vaginale: le cause più frequenti

Il prurito vaginale è un disturbo intimo che colpisce le donne dall’infanzia alla menopausa.

Oggi vi parlerò delle cause più frequenti del prurito vaginale.

Il prurito vaginale può presentarsi occasionalmente e spesso si risolve spontaneamente.

Se invece persiste, e soprattutto si associa anche ad altri sintomi come perdite, bruciore, gonfiore o comparsa di lesioni, bolle, o arrossamento, è opportuno individuare la causa specifica con l’aiuto del ginecologo.

Come vedrete ci possono essere tante cause implicate nell’insorgenza di questo fastidioso disturbo.

Nella maggior parte dei casi le pazienti pensano subito di avere una vaginite da candida, ma non sempre è così.

Analizziamo quindi tutte le cause del prurito vaginale.

Vaginite da candida

La Candida Albicans è il tipo di fungo o micete che più frequentemente si riscontra nell’apparato genitale femminile.

E’ presente infatti in circa il 20% dei casi di vaginite ed è presente nel 90 % delle infezioni vaginali da funghi.

Nel restante 10% sono presenti altri tipi di miceti soprattutto la Candida Glabrata.

La candida vive normalmente con noi, a livello di vari organi come l’intestino e la vagina in stato di “ospite” commensale.

Solo in determinate condizioni diventa patogeno e provoca dei sintomi.

Ad esempio dopo terapie antibiotiche, in caso di riduzione delle difese immunitarie o in caso di alterazioni della funzione intestinale (stipsi o diarrea).

I sintomi caratteristici di una vaginite da candida sono oltre al prurito vaginale e vulvare, le perdite bianche con aspetto a grumi, ci può essere anche gonfiore, arrossamento e la presenza di placche biancastre (afte).

Questo tipo di vaginiti in alcuni soggetti tendono a recidivare.

In tal caso richiedono un protocollo di trattamento completo e specifico prolungato nel tempo, che solo un ginecologo esperto vi potrà consigliare.

Dermatite da contatto

Anche una reazione di tipo allergico può essere la causa del prurito vaginale.

Una dermatite da contatto provoca infatti tipicamente un’eruzione cutanea pruriginosa. 

La reazione allergica è provocata da una sostanza irritante, a cui si è particolarmente sensibili come:

  • detersivi o ammorbidenti usati per il bucato
  • preservativi e diaframmi in ​​lattice
  • lubrificanti vaginali
  • spermicidi
  • shampoo o bagnoschiuma
  • assorbenti interni ed esterni e salvaslip
  • carta igienica profumata
  • biancheria intima e pantaloni stretti
  • mutandine colorate e sintetiche

A volte risulta difficile scoprire la causa esatta della dermatite da contatto. 

Ma se si riesce ad identificare il fattore specifico scatenante, basta eliminarlo e nella maggior parte dei casi il sintomo scompare.

Vaginosi batterica

La vaginosi batterica è un’altra infezione vaginale che si riscontra spesso a tutte le età. 

La causa è dovuta a una riduzione o alla assenza completa dei lattobacilli di Doderlein, i nostri batteri amici che normalmente sono presenti nella nostra vagina e ci proteggono.

I sintomi tipici della vaginosi batterica oltre al possibile prurito vaginale sono:

  • cattivo odore vaginale, tipo pesce avariato
  • perdite vaginali bianche, grigie o verdastre
  • bruciore durante la minzione

Lichen sclerosus

Il lichen sclerosus è una patologia che andrebbe diagnosticata precocemente, anche se non sempre è facile negli stadi iniziali.

Se non è adeguatamente trattata o diagnosticata può predisporre al cancro vulvare.

Il prurito vaginale è un sintomo caratteristico che è associato alla presenza di macchie bianche e translucide nella regione vulvare e vaginale, riduzione di volume, e progressiva scomparsa nei casi più gravi, delle piccole labbra, clitoride e vulva.

Altri sintomi sono rapporti sessuali dolorosi o impossibili (dispareunia) a causa del progressivo restringimento dell’introito vaginale (stenosi) determinato dai processi di fibrosi consecutivi della malattia.

Malattie dermatologiche

Anche alcuni tipi di malattie dermatologiche possono essere la causa del prurito vaginale.

La psoriasi, il lichen planus, dermatiti di varia origine possono determinare questo fastidioso disturbo intimo, che quasi sempre però si associa anche ad altri sintomi e il prurito può presentarsi anche in altri distretti corporei.

In questi casi è opportuno un inquadramento e una valutazione dermatologica.

Variazioni ormonali, carenza di estrogeni

I cambiamenti ormonali che si verificano tipicamente nella donna in menopausa possono essere responsabili dell’insorgenza di prurito vaginale e vulvare.

La carenza degli ormoni femminili, gli estrogeni, causa l’assottigliamento dei tessuti vaginali e genitali, dando origine a un processo che si chiama atrofia vulvovaginale.

Uno dei sintomi dell’atrofia vulvovaginale, oltre alla secchezza, il dolore ai rapporti e il bruciore, è il prurito vaginale.

Vulvodinia e Vestibolodinia

Le donne che soffrono di vulvodinia o della sua forma localizzata più frequente, la vestibolodinia, oltre ad altri segni e sintomi che la caratterizzano in modo più specifico, possono avere il prurito vaginale.

In questi soggetti il prurito non sempre rappresenta un segnale di infezione, ma è una manifestazione della sofferenza del nervo pudendo.

Più precisamente si tratta di una modalità di espressione del dolore neuropatico che caratterizza questa malattia.

Pediculosi del pube

I pidocchi, minuscoli parassiti che tipicamente si localizzano a livello dei capelli e del cuoio capelluto, possono insediarsi anche a livello pubico.

Si attaccano a livello dei peli pubici e causano un intenso intenso prurito in sede vaginale e pubica. 

Queste sono le cause più tipiche e frequenti del prurito vaginale.

Come vedete sono varie e ne esistono anche altre.

Spesso si tende a dare per scontato che il prurito vaginale sia dovuto un’infezione da candida e magari autonomamente si fanno terapie con antimicotici o altri prodotti per calmare il sintomo. 

Attenzione al “fai da te”, oltre a non essere risolutivo, può complicare il quadro della malattia e rendere poi difficoltosa la diagnosi.

In caso di prurito vaginale la prima cosa da fare è contattare una ginecologa esperta che potrà aiutarvi ad individuare la causa specifica su cui basare un corretto schema terapeutico.

Nei prossimi articoli affronteremo gli aspetti specifici e le cure delle varie patologie responsabili del prurito vaginale.

Un caro saluto a tutte!

Dott.ssa Vincenza De Falco   Specialista in Ginecologia e Ostetricia

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