Vaginismo: come si cura?

Come si cura il vaginismo?

Questa è una delle domande più tipiche e frequenti che mi vengono poste dalle pazienti affette da vaginismo.

Ecco la mia risposta, finalizzata a chiarire cosa si può fare per guarire e quali sono attualmente le possibili cure per un problema di vaginismo.

Vaginismo: come si cura?

Le cure del vaginismo

Dovete sapere che per guarire dal vaginismo è indispensabile una cura, una terapia, che deve avere due scopi:

  1. Individuare e curare le cause biologiche del vaginismo:

Per raggiungere questo scopo, dopo aver escluso o eventualmente trattato altre problematiche che possono coesistere con questo problema (per es. infezioni vaginali, endometriosi, vulvodinia, lichen, o altro) è necessario:
– andare a “lavorare sul corpo”, attraverso una terapia sessuologica possibilmente di tipo cognitivo comportamentale e una riabilitazione del pavimento pelvico, finalizzata al rilassamento del muscolo elevatore dell’ano che può essere contratto e a volte dolente e a  ridurre la tensione muscolare generale che spesso si osserva in queste pazienti
– in alcuni casi può essere opportuna e indicata una terapia farmacologica, che sia in grado di ridurre o risolvere l’ansia e la fobia che caratterizzano le pazienti affette da vaginismo.

La terapia a base di tossina botulinica va riservata ai casi di vaginismo severo, ed è finalizzata a rilassare il muscolo elevatore dell’ano attraverso infiltrazioni locali.

  • Eliminare e risolvere le cause psicosessuali:

Le cause psicosessuali possono riguardare esclusivamente la paziente o riguardare la coppia.   

Favoriscono la comparsa e possono contribuire e facilitare nel tempo la persistenza della fobia o paura della penetrazione.

Un percorso di terapia cognitivo comportamentale con uno psicoterapeuta esperto in problemi di vaginismo rappresenta una parte fondamentale delle cure per il vaginismo.

Procedendo in questo modo finalizzato al raggiungimento di questi due scopi, si riesce a curare la parte psicologica e la parte “fisica”, somatica di questo disturbo.

Quando sono indicati i farmaci

Se ci troviamo di fronte a una paziente con un grado severo di vaginismo in cui l’intensità della fobia è molto forte, la psicoterapia però non basta.

In questi casi è indispensabile anche una terapia a base di farmaci specifici indicati per ridurre l’ansia e le fobie.

Le tecniche di rilassamento

Anche gli esercizi e le tecniche finalizzate a migliorare la consapevolezza e il controllo della tensione muscolare, come yoga e mindfulness, contribuiscono a migliorare il disturbo, io come ginecologa li consiglio spesso e fanno parte del percorso terapeutico che propongo alle mie pazienti, che deve essere multimodale e personalizzato.

Dedicarsi alla paziente

Inoltre è importante che il ginecologo dedichi tempo alla paziente e le spieghi l’anatomia del suo apparato genitale, le insegni con dolcezza a conoscere e prendere confidenza con vagina, vulva, clitoride, piccole labbra e grandi labbra, che spesso la paziente affetta da vaginismo teme e rifiuta, fino al punto di non toccare e non guardare le sue parti intime.

Dilatazione vaginale corretta

Un elemento poi che non va mai tralasciato è quello di proporre un percorso di desensibilizzazione e rilassamento muscolare genitale e generale, attraverso l’utilizzo di ausili come i dilatatori vaginali e i vibratori.

La paziente non va lasciata da sola, ma il ginecologo deve consigliare il tipo di dilatatore e vibratore più adatto a lei, perché ne esistono di vari tipi e materiali, deve spiegarle come vanno puliti e igienizzati e soprattutto deve insegnarle come vanno utilizzati, attraverso una serie di sedute abbinate ad esercizi e manipolazioni che aiutano a rilassare la muscolatura del pavimento pelvico e consentono di vincere la paura della penetrazione.

Solo in questo modo la paziente riuscirà ad utilizzarli facilmente, senza paure e regolarmente, anche a casa, prima da sola e successivamente, se lei lo desidera e lo consente, anche con il partner, che deve sempre essere coinvolto durante questo percorso di cure.

Riabilitazione del pavimento pelvico

Una riabilitazione del pavimento pelvico con una fisioterapista specializzata potrà essere di ulteriore aiuto per aiutare la paziente a rilassare i muscoli del pavimento pelvico attraverso varie metodiche specifiche come il biofeedback, esercizi di rilassamento, esercizi per la respirazione, ecc.

Dott.ssa Vincenza De Falco, Specialista in Ginecologia e Ostetricia


Ginecologa esperta vaginismo a Roma

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